Wohoo, il sito è tornato online!

Scusate, sono stato down per un paio di giorni ad inizio ottobre perché mi è scaduto il periodo di prova di Google Cloud e ho dovuto trovare la voglia di migrare il sito.

Purtroppo con Google Cloud non è possibile impostare dei limiti di spesa, quindi della remotissima eventualità di un attacco DDos avrei potuto spendere un sacco di soldi per la banda.

Dopo qualche ricerca ho deciso di affidarmi a InfinityFree.net. Li avevo già provati un annetto fa ma non ho mai testato davvero le performance. Vediamo come va, alla peggio passo ad un hosting a pagamento. Nah, meglio Google Cloud con Cloudflare.

AGGIORNAMENTO (15/10): sto ancora facendo dei test, se il sito è down è per quello. Se avete urgenza usate Wayback Machine.

Come rimuovere la pubblicità di Hostinger da WordPress

Qualche mese fa avevo fatto un breve articolo per spiegare come rimuovere la pubblicità di 000webhost. Allora non ero riuscito a eliminare anche quella di Hostinger – nonostante le mie numerose ricerche – ma adesso ho finalmente capito come fare.

Per togliere il fastidioso banner di Hostinger dall’area amministrativa di WordPress basta utilizzare un client FTP quale ad esempio FIleZilla (download) e andare in wp-content/mu-plugins.

Qui dovrete cancellare i file hostinger-dashboard.php e hostinger-links.php. Probabilmente potreste cancellare anche gli altri file della cartella, ma nel dubbio io ho evitato.

E voilà, ciaone alla pubblicità di Hostinger.

Scusate l’outage

Il sito è stato irraggiungibile per un paio di giorni, oggi ho finalmente trovato la voglia di sistemarlo.

Deve esserci stato qualche problema con un database ma non ho ancora ben chiaro cosa è successo. Inizialmente ho provato a seguire questa guida senza riuscire a risolvere, poi ho provato a riavviare la macchina virtuale sulla quale gira il sito e si è sistemato da solo. Se non altro ho scoperto che i backup automatici che credevo di avere si fermavano a settembre…

Il lato positivo è che ho finalmente capito come togliere la pubblicità di Hostinger dal pannello di controllo del sito. Qualche mese ero riuscito a togliere la pubblicità di 000webhost ma non quella di Hostinger. Prossimamente farò un articolo a riguardo.

Come scaricare file torrent dal browser e guardarli in streaming

Erano anni che cercavo un servizio che permettesse di scaricare torrent offline (ovvero a computer spento) direttamente sulla nuvola per poi poterli scaricare una volta terminato il download.

In tutte le mie ricerche avevo trovato qualcosa, ma sfortunatamente erano tutti servizi con delle limitazioni tali che li rendevano inutili, quindi alla fine mi ero rassegnato all’idea che non avrei mai trovato un sito del genere.

Fortunatamente mi sbagliavo, perché un paio di settimane fa sono capitato su un sito che fa esattamente questo, gratuitamente e anche molto bene: Seedr.cc, un servizio di un’azienda israeliana presente sul web almeno dal 2015. Con Seedr non solo è possibile scaricare i torrent direttamente nella nuvola (molto velocemente, talvolta istantaneamente) ma è anche possibile streammarli subito. Questo è notevole, perché i pochi servizi che permettono di streammare i file scaricati di solito devono prima convertirli, cosa che richiede tempo. Con Seedr la conversione è istantanea e si può iniziare subito lo streaming. Altro punto importante: il player di Seedr supporta nativamente i sottotitoli e permette anche di cercarli su OpenSubtitles.

Con un account gratuito possiamo quindi avere:

  • 2 GB di spazio (aumentabili gratuitamente fino a 7 GB con referral e tweet vari);
  • streaming a 360p con supporto ai sottotitoli (purtroppo per avere l’HD bisogna fare un abbonamento che costa);
  • download di 1 torrent alla volta senza una dimensione massima (il limite è lo spazio a disposizione);
  • banda illimitata (anche se a luglio 2016 scrivevano “in the future we are likely to introduce some daily, and monthly limitations” al momento è passato più di un anno e ancora non l’hanno fatto).

Gli account premium partono da circa 7 $, hanno più spazio, possono scaricare più torrent contemporaneamente, possono streammare in HD e hanno accesso anche alle API di Seedr. Il fatto che le API siano esclusivamente a pagamento è un peccato perché sarebbero state comode.

Alternativamente, se non avete voglia di creare un account e vi basta poter scaricare direttamente un file torrent, potete utilizzare Torx che è gratis e fa benissimo il suo lavoro. A differenza di Seedr, dove basta incollare il link della pagina dove si trova il torrent o il suo magnet link, con Torx è necessario uploaddare il file torrent.

Come creare un sito web – Installare WordPress su Google Cloud

Abbiamo già parlato di ciò che non può mancare per costruire un proprio sito: il nome dominio e l’hosting. In questo articolo spiegherò nel dettaglio come installare WordPress su Google Compute Engine e farci girare su un sito gratuitamente. Ho scelto Google Compute Engine proprio perché ha eccellenti performance (è un fulmine!) ed è gratis.

Prerequisiti

Installare WordPress su Google Compute Engine

  1. Registratevi per una prova gratuita di 12 mesi di Google Cloud. Questo passaggio è fondamentale a meno che non vogliate rischiare di pagare. È necessaria una carta di credito/debito (non accetta prepagate) e potrete identificarvi solo come un’azienda. È normale e va bene così.
  2. Adesso che abbiamo 300 $ per 12 mesi e siamo sicuri che non riceveremo addebiti (anche dopo 12 mesi eventuali addebiti richiederanno un’autorizzazione preventiva) andiamo su “Fatturazione” quindi “Aggiungi account di fatturazione” per aggiungere, appunto, un account di fatturazione.
  3. Bene, adesso abbiamo finito la parte “burocratica”. A questo punto dovrete creare un nuovo progetto. Il nome non è importante.
  4. Abilitate la Google Cloud Deployment Manager V2 API andando in API e servizi > Libreria > Cloud Deployment Manager API quindi cliccate su ABILITA. Non c’è bisogno di fare altro, basta cliccare su ABILITA.
  5. Ora dobbiamo installare WordPress. Per fare questo andiamo in Cloud Launcher e cerchiamo WordPress (Google Click to Deploy) quindi AVVIA SU COMPUTE ENGINE. Ci vorrà qualche istante perché Google predisponga il tutto.
  6. A questo punto scegliete il Deployment name che preferite, selezionate us-east1-b come Zone (vanno bene tutte quelle statunitensi tranne quelle della Virginia del Nord), micro (1 vCPU condivisa) 0,6 GB di memoria f1-micro come Machine Type, una vostra mail come Administrator Email (duh), lasciate la spunta, lasciate come spazio su disco quello di tipo standard e aumentate lo spazio a 30 GB, infine lasciate le ultime due spunte. Quindi cliccate su Implementa. Nota: i limiti che vi ho fatto impostare servono per rimanere all’interno dell’Always Free Tier. Ovvero se il sito è piccolo è tutto gratis.
  7. Quando l’installazione di WordPress sarà terminata arriverete su una pagina della quale salverete religiosamente tutte le password, gli ID e gli IP (io consiglio anche uno screenshot). Se cliccate sull’IP da parte a Site address verrete portati sul vostro nuovo sito.
  8. A questo punto dobbiamo rendere l’IP che ci è stato assegnato da Google statico. Andiamo quindi su Rete VPC > Indirizzi IP esterni e cliccando sulla freccina sotto a “Tipo” scegliamo “Statico”. Ci vorrà qualche tempo.
  9. Adesso che l’IP è assegnato permanentemente a noi dobbiamo puntare il sito su quell’IP. Per fare questo dovremo creare dei record DNS loggandoci sul sito di chi ci ha venduto il dominio e andando nella sezione apposita. Non dovrebbe essere difficile da trovare. Una volta lì creeremo due nuove “regole”.
  10. La prima regola che creeremo sarà un A record. Vi verrà chiesto che tipo di record inserire, voi scegliete “A”, lasciate il resto vuoto o con le impostazioni di default e come “valore” (o “data” o “IP”, non so cosa vedrete scritto) inserite il vostro IP.
  11. La seconda regola sarà un CNAME record. Nel campo nome inserite www e come tipo selezionate ovviamente CNAME. Come valore/data/destinazione mettete iltuosito.it lasciando eventuali altri campi vuoti o di default.
  12. A questo punto dobbiamo fare in modo che WordPress mostri l’indirizzo corretto. Quindi ci logghiamo nell’area amministrativa di WordPress andando su http://ilvostroipstatico/wp-admin (ad esempio: http://104.140.144.94/wp-admin). Andiamo quindi in Impostazioni > Generali e qui inseriamo nei campi “Indirizzo WordPress (URL)” e “Indirizzo sito (URL)” l’indirizzo del dominio acquistato. Cliccate su Salva le modifiche in fondo alla pagina e siete a posto.

Complimenti, adesso il vostro sito gira su Google Cloud.

Per 12 mesi eventuali addebiti verranno scalati dal bonus di benvenuto di 300 dollari. Prima della fine del periodo vi consiglio di controllare se ci sono stati addebiti per capire se riuscireste a star dentro all’Alway Free Tier o se per voi non è sufficiente. In ogni caso i prezzi di Google sono ragionevoli quindi personalmente sarei a mio agio pagagando qualche centesimo al mese per avere WordPress velocissimo (con 000webhost è inutilizzabile).