Come bloccare la pubblicità su Android senza root e in tutte le app

In questo articolo spiegherò brevemente come bloccare quasi tutta la pubblicità su un dispositivo Android senza root e senza usare reti VPN, app o altri escamotage curiosi. Il procedimento è molto semplice e consiste nel
cambiare i DNS utilizzati da Android bloccando la pubblicità non solo nel browser ma anche in tutte le altre applicazioni.

Per cambiare DNS ci sono svariate possibilità tra cui:

  • impostare i DNS per una determinata connessione Wi-Fi (funziona solo per quella rete)
  • usare un VPN che usi i DNS specificati da noi (prossimamente farò una guida su questo)
  • cambiare i DNS direttamente dal router (dal Fastgate per ora non è possibile farlo)
  • il metodo veloce, semplice ed elegante che vi mostrerò io

Prerequisiti

Per poter cambiare i DNS direttamente dalle impostazione di Android dovete necessariamente avere Android Pie o una versione più recente del sistema operativo.

Se avete avete un telefono non aggiornato ad Android Pie saltate a “Metodi alternativi”.

Premesse

Se il telefono ogni tanto vi si riavvia da solo o qualche app che prima non crashava inizia a crashare potrebbe essere per questo. Secondo AdGuard è un bug noto, Google lo sa e prima o poi verrà sistemato dovrebbero aver sistemato, io non ho più questo problema da mesi ormai.

Come cambiare i DNS per bloccare la pubblicità

  • Andate in Impostazioni
  • Andate nelle impostazioni Wi-Fi
  • Ci dovrebbe essere una voce chiamata “DNS privato” o qualcosa del genere
  • Inserite dns.adguard.com flaggando “Nome host del provider DNS privato”
  • Salvate

Metodi alternativi

Se non avete Android Pie potete provare a:

  • cambiare i DNS utilizzati dal vostro router andando nel pannello di configurazione del router stesso (generalmente l’indirizzo è http://192.168.1.X, comunque lo trovate nelle impostazioni della rete Wi-Fi a cui siete connessi sotto la voce “Gateway”) e impostando i DNS di AdGuard: 176.103.130.130 e 176.103.130.131
  • usare una di quelle app che cambia DNS creando un VPN locale
  • cambiare i DNS che il telefono usa quando è connesso ad una determinata rete impostandoli su 176.103.130.130 e 176.103.130.131. Per fare questo dovete andare nelle impostazioni della rete Wi-Fi a cui siete connessi, disattivare “DHCP”, impostare un IP statico a caso (ad esempio 192.168.1.150), dopodiché mettete i DNS di AdGuard nei campi DNS 1 e DNS 2. Lasciate pure vuoti gli altri campi.

SEQR/Glase non paga il cashback ed è insolvente

Qualche mese fa avevo pubblicato un articolo su come pagare col cellulare in modalità contactless.

Tra le alternative che proponevo per Android c’era SEQR (ora rinominata Glase) che funziona tramite addebito diretto su conto corrente, al contrario di Google Pay che funziona addebitando direttamente sulle carte.

Sfortunatamente sembra che SEQR/Glase abbia smesso di pagare i cashback e sia quindi insolvente.

Già per l’ultimo trimestre del 2017 il cashback che sarebbe dovuto arrivare entro la fine di gennaio ha tardato più di un mese ed è stato erogato il 6 marzo. La situazione è analoga per il cashback del primo trimestre del 2018 che non è stato ancora pagato, sforando di più di un mese e mezzo la fine di aprile.

Il supporto clienti non dà spiegazioni e continua a dire di non preoccuparsi che il cashback verrà pagato. Al di là di tutto ritardi di questo tipo sono inaccettabili, soprattutto per un’app finanziaria che ha accesso al mio conto corrente. Non è professionale, non esiste.

Qui la discussione sul forum di SEQR/Glase dove ne si parla, se volete rimanere aggiornati.

AGGIORNAMENTO: SEQR/Glase ha ufficialmente smesso di erogare il cashback dal I settembre senza comunicarlo in alcun modo agli utenti. Ad oggi (12/10/2018) il cashback è ancora pubblicizzato sul sito e da nessuna parte si fa menzione del fatto che la promozione è terminata.

Curve Card – Una carta per domarle tutte

AGGIORNAMENTO (20/03/2019): leggete questo articolo che è più aggiornato.

Curve Card è un’innovativa carta di pagamento che permette di associare ad essa diverse carte di credito/debito e di utilizzarle per pagare anche senza averle fisicamente con sé.

Dopo aver verificato le varie carte tramite l’app, al momento di pagare sarà possibile scegliere su quale carta addebitare la spesa (personale/aziendale, ad esempio). Se ci si dovesse sbagliare Curve ha introdotto da qualche mese la possibilità di “spostare” l’addebito da una carta all’altra retroattivamente.

Il bello è quindi che se avete svariate carte nel portafoglio (bancomat, prepagata, carta personale, bancomat e carta aziendale…) potete “consolidarle” tutte tramite Curve e andare in giro solo con quella, così quando ci sono problemi non potete pagare! Scherzi a parte, un backup vale la pena averlo sempre, perché da quello che ho visto un outage al mese non se lo fanno mai mancare. Come backup potrebbe andare bene anche Google Pay, secondo me.

Tra i principali vantaggi di Curve ricordiamo:

  • è totalmente gratis, sia la carta sia la spedizione
  • permette di prelevare con la carta di credito gratuitamente fino a 200 € al mese in Italia. Il circuito al posto che vedere un prelievo vede una normale transazione, e quindi non addebita le commissioni di anticipo contante. Da qualche mese passano l’MCC alla banca che potrebbe quindi addebitare le commissioni di anticipo contante.
  • le spese in valuta hanno una maggiorazione dell’1%, mentre per prelevare in valuta c’è un ulteriore costo di 2 € a prelievo. Più che onesto direi. Da qualche mese non ci sono più commissioni di cambio valuta per tutti fino a 500 € al mese, dal lunedì al venerdì.
  • è CHIP&PIN
  • dà fino a un massimo del 5% di cashback (per ora in Italia sono tutti negozi inutil, che io sappia c’è solo GAP)
  • permette di spostare un addebito su un’altra carta entro 14 giorni

Al momento Curve supporta VISA e Mastercard. Qualche mese fa supportava anche American Express ma ora non più, sfortunatamente. Ma a quanto pare sono in corso trattative per supportare nuovamente anche con Amex.

Potete scaricarla dal Play Store o dall’App Store (5 £ in omaggio se usate il mio codice UAT95).

Come pagare con l’NFC del cellulare

AGGIORNAMENTO: da qualche giorno è possibile abilitare Google Pay anche in Italia e usarlo per pagare con l’NFC in modalità contactless in qualsiasi negozio. In questo articolo spiego come fare.

Ormai sono parecchi anni che sono arrivati i pagamenti contactless. PayPass (MasterCard), PayWave (Visa) e ExpressPay (American Express) permettono di pagare ovunque sia presente un POS abilitato senza dover digitare il PIN e con una velocità e comodità senza pari. Oddio, a dire il vero American Express non funziona quasi da nessuna parte, ma prima o poi ci arriveranno anche loro.

Insomma, il punto è che il contactless è comodo e ci piace, ma poter pagare addirittura senza carta ci piacerebbe anche di più. Questo è già possibile e per farlo basta avere un cellulare che supporti l’NFC (Near Field Communication)… almeno in teoria, perché per tutti questi anni, nonostante abbia avuto l’NFC con ormai 3 diversi cellulari non ero mai riuscito a pagare usando l’NFC perché:

  • per pagare con Vodafone (con Vodafone Pay) devi avere un cellulare abilitato (e sono due in croce) e una SIM NFC non più disponibile;
  • per pagare con Tim Wallet devi essere Tim, e avere la SIM NFC e avere o Intesa Sanpaolo o Mediolanum;
  • per pagare con le Poste devi avere PosteMobile… e nessuno ha PosteMobile, dai, e scommetto che ci saranno altri 74 requisiti ridicoli come al solito con le Poste, tipo mandare un fax ogni volta;
  • per pagare con CartaSi non basta avere una carta emessa da CartaSi ma deve essere anche di una banca supportata;
  • per pagare con Google Pay – che dannazione sono anni che lo aspetto e non esce in Italia – bisogna avere almeno una carta statunitense abilitata (e per ora non ne ho ancora trovata una richiedibile dall’estero) finalmente è uscito anche in Italia;
  • con LeuPay Wallet devi sostanzialmente aprire un conto con una banca estera e mandare il passaporto… e la cosa sinceramente non mi esalta;
  • per pagare con Unicredit e Intesa fortunatamente basta avere una di queste due banche e una carta abilitata ed è possibile.

Il succo è che in Italia dobbiamo sempre complicare tutto e fino a qualche giorno  fa – nonostante numerose ricerche – non avevo ancora trovato un modo universale per pagare col cellulare. Fortunatamente adesso l’ho trovato.

Come pagare con l’NFC con qualsiasi telefono Android

AGGIORNAMENTO (13/6): SEQR/Glase continua a ritardare di mesi il pagamento del cashback e sembra che potrebbe diventare insolvente. L’app funziona ancora, ma se la usate per il cashback tenetelo presente è fallita a dicembre 2018.

Disponibile su Google PlaySEQR (pr. come secure) è un’app per Android di Seamless, un’azienda Svedese quotata in borsa, molto simile a Satispay che permette di pagare col contactless in qualsiasi negozio, addebitando direttamente sul conto corrente gli importi pagati con un SDD (SEPA Direct Debit, il nuovo RID in pratica).

Attenzione: parliamo di pagamenti NFC (Tap & Pay) veri e propri, non di scansioni di QR code e altre sciocchezze. Il cellulare emula in tutto e per tutto una normale carta, quindi se il POS supporta i pagamenti contactless supporta anche SEQR e potete pagare col telefono.

L’app non costa niente e anzi SEQR ti paga per usare l’app fino al 3% di cashback (dipende dal numero di transazioni). Vuol dire che facendo almeno 20 acquisti in un mese, se spendete 300 € ve ne tornano 9. Non male considerando che per ora la carta di credito col cashback più alto, l’American Express Blu, si ferma appena all’1%.

Per essere operativi bastano una decina di minuti, dato che la verifica del documento d’identità è quasi istantanea (secondo me è automatica). Inizialmente vi verrà assegnato un plafond di 75 € che verrà poi portato a 750 € 25 € che verrà poi portato a 250 € (sono cambiati i limiti al ribasso) quando farete 3 transazioni completate con successo. In questo SEQR si comporta sostanzialmente come una carta di credito a breve termine dato che anticipa tutti gli importi pagati fino all’addebito su conto.

Come pagare con l’NFC con l’iPhone

Se siete su iOS sfortunatamente non potete usare SEQR per delle limitazioni software di iOS.

Se non avete una carta supportata da Apple Pay potete aggirare il problema creando una carta virtuale con Boon e associandola ad ApplePay.

Agevolazioni per disabili – Promozioni gratis

Ho già parlato di alcune agevolazioni per disabili che permettono di avere la consegna gratuita facendo la spesa online da Esselunga  o la spesa online da Carrefour.

Oggi parleremo dei vantaggi che molti operatori fissi e mobili offrono a clienti affetti da sordità, cecità e cecità parziale in ottemperanza a quanto previsto dalla delibera n. 46/17/CONS.

Tra gli operatori più importanti ricordiamo:

  • Vodafone (casa: sconto 50% / mobile: 20 GB, 2000 minuti e 2500 SMS a 15 €);
  • Wind (casa: canone scontato per sempre / mobile: 20 GB, 100 minuti e SMS illimitati oppure 10 GB, minuti illimitati e 100 SMS rispettivamente per sordi e ciechi a  8 €);
  • Tre (mobile: 20 GB, minuti illimitati e 2000 SMS a 9 €).

Tariffa a costo zero con Kena Mobile

Al contrario dei tre moschettieri di cui sopra, l’operatore virtuale di Tim Kena Mobile offre GRATUITAMENTE (a 0 € al mese!):

La SIM vi verrà consegnata a domicilio da Bartolini. Al corriere dovrete consegnare una fotocopia della vostra carta d’identità e pagare 10 € una tantum per la SIM.

Per compilare i PDF senza doverli per forza stampare potete usare Adobe Fill & Sign su Android o se fate da PC la funzione “Compila e Firma” di Adobe Reader oppure da browser servizi come HelloSign.